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Felice Maniero, ex boss della mafia del Brenta, arrestato per maltrattamenti alla compagna

L’ex boss della Mala del Brenta, chiamato «Faccia d’Angelo», è stato arrestato secondo le nuove regole del Codice Rosso: ora è in carcere a Bergamo

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L’ex boss della Mala del Brenta Felice Maniero è stato arrestato a Brescia con l’accusa di maltrattamenti sulla compagna. Lo scrive il «Giornale di Brescia». «Faccia d’angelo» — così era chiamato ai tempi in cui, con la sua banda, terrorizzava il Nordest per 20 anni, con rapine, omicidi, sequestri, e si faceva beffe delle istituzioni, ordinando spaghetti all’astice e prosecco mentre da una «gabbia» assisteva nel 1994 al processo in Corte d’assise Venezia — da tempo vive nella città lombarda con una nuova identità. L’arresto è scattato ieri dopo la denuncia della donna e secondo le nuove regole del Codice rosso. Maniero è ora in carcere a Bergamo.

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«Sette omicidi, un solo rimorso»

«Guardi, io sono stato condannato per 7 persone», aveva raccontato Maniero un anno fa a Roberto Saviano, in una intervista trasmessa sul Nove. «La prima persona ammazzata è stato Ottavio Andrioli (un suo importante collaboratore, ndr). A noi del Brenta non aveva fatto niente, però voleva uccidere due dei mestrini, voleva ucciderli. E noi lo abbiamo anticipato… Eravamo in 4 e niente… abbiamo dato un calcio alla porta: era un festino di cocaina, erano in 7-8… Abbiamo visto Andrioli e gli abbiamo sparato».

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Felice Maniero

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È cambiato qualcosa in lei quando ha fatto l’esecuzione, aveva chiesto Saviano? «Non mi ha fatto niente perché erano le nostre regole queste. Tormenti dopo gli omicidi? No. No, perché in uno ho vendicato un mio caro amico, che mi sono sentito colpevole della sua uccisione. Forse Andrioli, forse, perché non m’aveva toccato a me.

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Però voleva ammazzare i miei compagni, per cui…». Uno solo il rimorso: per la morte di Cristina Pavesi, la studentessa di 22 anni rimasta uccisa durante la rapina della Mala al vagone postale del treno Venezia-Milano il 13 dicembre 1990.

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La nuova vita come «guru anti plastiche»

Lo scorso luglio, Maniero si era presentato con un video su YouTube in quella che aveva definito la sua «nuova vita» di «giornalista d’inchiesta» contro l’inquinamento e la presenza di microplastiche nell’acqua.

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Articolo del Corriere della Sera, consultabile in originale tramite il seguente link:

https://www.corriere.it/cronache/19_ottobre_19/felice-maniero-arrestato-maltrattamenti-compagna-777ea028-f236-11e9-a8b5-b5f95b99eb6a.shtml

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