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Esclusivo – Le indagini sui genitori di Renzi, partite grazie ad Alessandro Maiorano e al Prof. Carlo Taormina

Nonostante la dichiarazione video del Prof. Carlo Taormina, ormai patrimonio del Web, che chiarisce come siano partite le indagini a carico dei genitori dell’ex Premier Matteo Renzi, nessun mass-media ha riportato il fatto che siano stati proprio Alessandro Maiorano ed il Prof. Carlo Taormina a consegnare alla Procura di Firenze la copiosa documentazione servita poi ai magistrati per poter aprire le indagini sui genitori del leader di “Italia Viva”, in questi giorni sotto il prepotente attacco sia dei suoi alleati politici, sia dei suoi oppositori, sempre pronti a colpirlo per indebolire il suo potere, ancora molto forte nonostante non sia più Premier da vani anni.

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Indagini, quindi, partite dopo che Alessandro Maiorano, il noto “giustiziere della politica”, era riuscito ad acquisire (anche grazie alle sue importanti entrature nel mondo dei servizi segreti e dei vertici di una certa malavita organizzata) una copiosa documentazione che, a suo avviso, conterrebbe elementi in grado di portare alla sbarra, ed alla condanna, i coniugi Renzi.

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ALESSANDRO MAIORANO CON IL PROF. CARLO TAORMINA

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Ed in tutta questa intricata vicenda di sapore politico, finanziario e giudiziario, balza nettamente agli occhi, anche dei più sprovveduti, il rifiuto di portare alla luce, da parte dei mass-media, il ruolo di Alessandro Maiorano e del Prof. Carlo Taormina, coloro che hanno concretamente potuto permettere ai magistrati della Procura di Firenze di far partire le indagini sui genitori di Matteo Renzi, da alcuni definito un “intoccabile”, ma che, alla prova dei fatti, ha visto colpire duramente, da parte della magistratura, i suoi genitori, che, è ovvio, fino a quando non non ci sarà una eventuale giudizio di condanna definitiva, e quindi dopo i tre gradi di giudizio, dovranno giustamente essere considerati innocenti, così come stabilito dalle Leggi che regolano l’ordinamento giudiziario dello Stato italiano.

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Di seguito, perché i nostri lettori possano farsi un’idea di come vanno le cose in Italia, riportiamo la vicenda giudiziaria narrata dal quotidiano “La Nazione”, che, al pari di altri mass-media locali e nazionali, non cita in alcun modo il ruolo importante e determinante ricoperto in tale vicenda giudiziaria da Alessandro Maiorano e dal Prof. Carlo Taormina, veri artefici di quanto portato sino ad ora a termine dalla magistratura fiorentina.

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IL VIDEO NEL QUALE IL PROF. CARLO TAORMINA NARRA LE DINAMICHE DELLA VICENDA GIUDIZIARIA CHE VEDE COINVOLTI I GENITORI DI MATTEO RENZI

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LA NAZIONE

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La procura di Firenze ha chiuso le indagini per bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture false in cui sono stati indagati anche Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, leader di Italia Viva, insieme a imprenditori e amministratori delle cooperative Delivery Service Italia, Europe Service e Marmodiv.

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Per questa inchiesta, che conta 19 indagati, Tiziano Renzi e Laura Bovoli il febbraio scorso vennero arrestati e per un periodo stettero ai domiciliari. 

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La procura di Firenze sta notificando in queste ore l’avviso di conclusione delle indagini agli indagati, che hanno la facoltà di chiedere di farsi interrogare dai pm, dopodiché, nel giro di alcune settimane la procura di Firenze potrà formulare la richiesta di rinvio a giudizio. Tra i 19 indagati figura anche l’imprenditore ligure Mariano Massone che, sempre a febbraio, fu arrestato anche lui ai domiciliari contestualmente ai genitori di Matteo Renzi.

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TIZIANO RENZI E LAURA BOVOLI, GENITORI DI MATTEO RENZI

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L’inchiesta ha preso in esame la gestione di cooperative di servizi, dedite in particolare al volantinaggio e alla distribuzione di materiale pubblicitario. La procura di Firenze ha ritenuto che Tiziano Renzi e Laura Bovoli fossero amministratori di fatto delle cooperative indagate, tramite persone di fiducia o comunque condizionando le decisioni prese all’interno delle stesse società.

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In particolare, per quanto riguarda la cooperativa Marmodiv, l’ultima a essere dichiarata fallita con sentenza del tribunale di Firenze il 20 marzo 2019, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, ritenuti amministratori di fatto, per la procura avrebbero contribuito a cagionare il dissesto della società facendo figurare, nel bilancio di esercizio 2017 presentato all’assemblea dei soci nel giugno 2018, crediti per fatture da emettere, in realtà inesistenti, per un importo di oltre 370mila euro, in modo da mascherare le perdite. Per questo, oltre ai genitori dell’ex premier, sono indagati il presidente del cda Marmodiv Giuseppe Mincuzzi e Daniele Giorgio, amministratore di fatto della coop dal 15 marzo 2018.

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TIZIANO RENZI E LAURA BOVOLI, GENITORI DI MATTEO RENZI

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Sempre in base a quanto accertato dalla procura, durante la procedura pre-fallimentare Tiziano Renzi, con l’aiuto di Mariano Massone e Giuseppe Mincuzzi, avrebbe stipulato un contratto di cessione di ramo d’azienda della Marmodiv alla società Dmp Italia – il cui titolare Massimiliano Di Palma figura tra gli indagati – al quale però non fu mai dato seguito, ritardando in questo modo la dichiarazione di fallimento della società. Sempre secondo quanto emerso, sarebbero decine le fatture per operazioni inesistenti emesse nei confronti della Marmodiv al fine di far figurare costi fittizi e permettere alla cooperativa di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. La stessa Marmodiv inoltre sarebbe stata impiegata per emettere fatture per operazioni in parte inesistenti nei confronti della Eventi 6, società riconducibile alla famiglia Renzi.

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Articolo del quotidiano “La Nazione”, consultabile in forma integrale tramite il seguente link:

https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/genitori-renzi-chiuse-indagini-1.4847139

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