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Matteo Renzi: privilegi e favoritismi anche per quanto riguarda il suo cambio di residenza ?

La stampa è schiava dei poteri forti dei quali Renzi ormai è preda, nel senso che, diciamo così, è incastrato dentro ai poteri forti i quali hanno tutto l’interesse, avendolo incastrato, a tutelarlo e quindi naturalmente tutto questo malaffare denunziato da Maiorano – poi bisogna vedere se è vero o non è vero ma insomma tutto questo malaffare viene soffocato. Anche la magistratura si muove con difficoltà, con lentezza, o addirittura non si muove proprio. C’è un centro di potere – quello di potere – che forse non ne ha mai conosciuto di più forti in Italia e quindi immagini un po’ Maiorano che possibilità può avere. Abbiamo fatto di tutto per fare in modo che venisse fuori la realtà ma fino a questo momento non ci siamo riusciti. Auguriamoci che avvenga in futuro“.

 

Questo, uno dei passaggi contenuti in un’intervista rilasciata dall’Avvocato Prof. Carlo Taormina al periodico on-line “Daily News”, riguardo al procedimento giudiziario che vede Alessandro Maiorano, dipendente del Comune di Firenze, rinviato a giudizio in un procedimento penale per presunta diffamazione nei confronti del Premier Matteo Renzi, per aver, il Maiorano, come riferisce il Prof. Carlo Taormina a “Daily News”, accusato il Premier di “aver sperperato denaro pubblico per circa 31 milioni di euro quando era Presidente della Provincia dal 2004 al 2009. Poi lo ha accusato di altre cose: di una ricettazione per aver preso soldi da parte di Luigi Lusi, quel responsabile amministrativo della Margherita che è stato condannato per essersi appropriato di 21 milioni di euro e poi per altre questioni legate ai suoi rapporti con un certo Marco Carrai, che era quello che pagava il canone di locazione per Renzi. Erano emersi alcuni rapporti molto strani: in particolare Marco Carrai sarebbe diventato – è diventato – Presidente degli Aeroporti di Firenze, è diventato amministratore delegato della Florence Multimedia e poi presidente della Parcheggi Firenze e, quindi, insomma Maiorano aveva denunziato una sorta di comportamento corruttivo nel senso che, appunto, in cambio di alcuni favori, Renzi avrebbe avuto come vantaggi economici quello dell’affitto, del canone di locazione dell’abitazione in via Alfani a Firenze e, soprattutto, un grande ritorno pubblicitario per le campagne elettorali e quant’altro“.

 

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E l’udienza relativa a tale procedimento giudiziario, si terrà il giorno 13 novembre 2015, alle ore 9, nell’Aula 4 del Tribunale di Firenze, ed invitiamo sin da ora i nostri lettori ad essere presenti, per potersi fare anche un’idea riguardo agli elementi che saranno dibattuti, che evidentemente vedono Alessandro Maiorano in veste di indagato, ma anche di grande accusatore di Matteo Renzi, il quale dovrà, per essere credibile e dimostrare quindi la fondatezza della diffamazione, controbattere punto per punto alle accuse del dipendente del Comune di Firenze, difeso a spada tratta dal grande penalista Prof. Carlo Taormina, in possesso di montagne di documenti atti a testimoniare la veridicità delle accuse mosse coraggiosamente dal suo assistito al Premier.

 

Altro procedimento giudiziario, che vede sempre in qualità di rinviato a giudizio Alessandro Maiorano, è quello relativo al trasferimento di residenza “lampo” ottenuta da Matteo Renzi quando, lasciata la sua abitazione di Via Alfani a Firenze, messagli a disposizione dal fido Marco Carrai, decise di prendere la residenza nel comune di Pontassieve, ed il Maiorano, sempre attento ad indagare nella sua veste di cittadino modello e di difensore civico, ebbe a scontrarsi con la Responsabile dell’Ufficio anagrafe del Comune di Pontassieve, che, secondo quanto da lei dichiarato nella sua denuncia, venne ingiurata dal Maiorano nel corso di una conversazione telefonica avvenuta tra i due, alla presenza, sempre secondo quanto da lei dichiarata, di vari testimoni.

 

Difficile, se non impossibile, a ben vedere, che una conversazione privata possa essere ascoltata da più persone, se non in caso di conversazione in “viva voce”, ma allora, nel caso questa ipotesi venisse confermata, viene da chiedersi: è legale far ascoltare una conversazione telefonica ad altre persone, se non si è avvisato l’interlocutore di tale circostanza, e quindi non si è avuta da questi l’autorizzazione a far si che altre persone possano udire in piena legalità quanto detto in privato tra i due impegnati nella conversazione telefonica ?

 

A questa e ad altre domande dovrà rispondere la magistratura competente, chiamata evidentemente anche ad analizzare e giudicare il comportamento della responsabile dell’Ufficio anagrafe del Comune di Pontassieve che diede la residenza “lampo” a Matteo Renzi, visto che il cittadino comune deve attendere almeno un paio di mesi per poter ottenere un cambio di residenza, mentre Matteo Renzi lo ha avuto in modo immediato.

 

Tutto in regola, secondo la legge ?  A questa e ad altre domande saranno chiamati a dare risposta i magistrati.

 

Per chi non ne fosse a conoscenza, riportiamo quanto stabilito dalle leggi italiane riguardo agli accertamenti anagrafici necessari per poter rilasciare la residenza a chi ne facesse richiesta:

 

La legge obbliga l’ufficiale anagrafico a verificare la sussistenza del requisito della abitualità della dimora di chi richiede l’iscrizione nell’Anagrafe del comune. Gli accertamenti devono essere svolti dal corpo di polizia municipale o da altro personale comunale a ciò autorizzato. I controlli devono essere effettuati nei 45 giorni successivi alla dichiarazione resa o inviata nei modi previsti dalla legge (posta, e-mail ecc.).

 

 

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